CHI SONO

Era l’anno 1980 un giornale costava 300 lire , il biglietto del tram 200 lire e una tazzina di caffè 250 lire. L’inflazione saliva al 22% cresceva la sfiducia nel sistema democratico , cresceva il terrorismo, cresceva la crisi politica e saliva l’assenteismo nelle grandi fabbriche, il debito pubblico era già a 43 miliardi!

In Italia il petrolio era aumentato del 100%, il costo del lavoro del 29%, il costo del denaro era al 25% e nonostante la chiusura di 14 fabbriche automobilistiche si registrava il più alto numero di vendite di auto italiane ed estere. Sul mercato interno si registrava un boom di vendite con la produzione industriale che aveva un incremento del 7%. I soldi giravano eccome ed erano tanti …… non quadrava nulla e nessuno ci capiva nulla ed i numeri italiani per nulla “ coerenti” facevano il giro del mondo . Inizia la lotta all’evasione e si inventa la ricevuta fiscale ma si scrive sempre 10 al posto di 100 ed il rimanente 90% era sempre in nero e nessuno sapeva chi lo produceva. Arrivano i grandi scandali , le gigantesche frodi dei petroli ad opera dei politici ( 2000 miliardi di lire) , quella di Italcasse ( 1000 miliardi di lire) e le svalutazioni che collassano la borsa che perde in modo disastroso. Ci sono gli attentati di Bologna e la strage di Ustica, il terremoto dell’Irpinia e lo scandalo scommesse che non risparmia nemmeno il piacere degli italiani .. il calcio. Era la fine di dicembre ed era il regalo di Natale con cui si chiudeva un anno disgraziato per l’Italia e molto amaro per gli italiani.

Ebbene io iniziai il mio percorso lavorativo partendo da qui, da questi terremoti: in economia, nelle banche, nel commercio, nei prezzi, nella politica in un anno da dimenticare. Ho vissuto questi ed altri eventi economicamente più tragici come le numerose svalutazioni, l’accordo del Plaza Hotel di New York del 1985, il lunedì nero del 19 ottobre 1987, la caduta del muro di Berlino del 1989, la rottura del Sistema Monetario Europeo del 1992, la caduta delle torri gemelle del 2001, la bolla speculativa o la crisi dei mercati azionari , quella dei Mutui SubPrime di Lehman Brothers ed il caso Bernard Madoff del 2008, la crisi dell’ Euro Zona del 2012, o quella del Rublo del 2014.

Oggi ho lo stesso entusiasmo e continuo a fare trading , grazie a metodo e disciplina con le quali ho saputo gestire al meglio i rischi sempre presenti ed insiti nei mercati. La tecnologia mi ha dato un enorme aiuto per costruire un valido metodo scientifico ed io ho sposato la tecnologia.

Un bravo pilota con regole chiare e conoscenza dei propri limiti ma con una grande macchina, ecco il binomio vincente. Diversi gli incidenti, forse qualcuno evitabile, ma con airbag e protezioni fantastiche nessuno mortale! In economia per chi perde ma c’è sempre qualcun altro che vince. Sentire dire ” perdono tutti” è la frase che grazie ai risultati consentiti mi fa più sorridere e che mi da forza per continuare anche oggi dopo tanti anni. i mercati finanziari sono l’adrenalina che mi fa sentire vivo, anche quando, dopo anni arrivò Francesco, il mio terzo figlio.. e con lui  venne il calcio! Ma questa è un’altra bella storia ed un’altra bella sfida… iniziata tanto tempo fa e che continua ancora !…

Buon trading e buon calcio a tutti!

Tiziano Testa

HPIM1037

Esperienze lavorative

Aprile 1981 Dicembre 1986

RPMARTIN ITALIA SPA - GRUPPO BIERBAUM – via Meravigli n.16 24121 Milano (Italia)
Società di intermediazione Mobiliare - BROKER ED OPERATORE IN CAMBI

Dicembre 1986 Dicembre 1994

EUROBROKERS SIM Via Rosellini n.2 24121 Milano (Italia)
Società di intermediazione Mobiliare - BROKER ED OPERATORE IN CAMBI RESPONSABILE SETTORE FOREX

Dicembre 1994 Marzo 1998

INTERFIN SIM Via Vittor Pisani n. 42 24121 Milano (Italia)
Società di intermediazione Mobiliare -DIRIGENTE - BROKER ED OPERATORE IN CAMBI RESPONSABILE SETTORE FOREX

Giugno 1999 Giugno 2001

ICM FOREX SPA Via Vittorio Veneto n.32 24121 Milano (Italia)
Società di intermediazione in cambi EX ART.107 - VICEPRESIDENTE DEL CDA

Luglio 2001 Dicembre 2010

LUXORLAB SRL P.tta San Bartolomeo n.5/a 24018 Bergamo (Italia)
Sviluppo software – Ricerca sperimentale nel campo dell’economia - PRESIDENTE CDA

Gennaio 2007 Marzo 2010

TRADE24 SPA Via Terraglio n.49 31100 Treviso ( Italia)
Società di intermediazioni in cambi EX ART.106 - Start up e sviluppo - DIRETTORE

Maggio 2010 Dicembre 2013

AG. CATTELANI G. Allianz Bank Financial Advisor via L. Ariosto n.6/a 42100 Reggio Emilia (Italia)
CONSULENTE FINANZIARIO

Da Maggio 2013 (Presente)

WEAKRISK S.R.L. Piazzetta C. Zavagli n. 1. 47921Rimini (Italia)
Sviluppo software - FOUNDER & CEO

Da Febbraio 2018 (Presente)

WEAKRISK MEDIA & EVENTS S.R.L. Piazzetta C. Zavagli n. 1. 47921Rimini (Italia)
Pubblicità, corsi, web service , software ed attività di pubbliche relazioni - FOUNDER & CEO

TRADING

Per fare trading sui mercati finanziari si devono adottare regole precise, avere coerenza, disciplina ed una strategia che indichi quali asset inserire nel portafoglio in funzione della propensione al rischio e degli obiettivi temporali. Si definiscono gli asset come scelta di medio periodo, e si opera con una tattica che indichi come movimentare il portafoglio all’interno dei vincoli posti dalla strategia con scelte di breve periodo. La difficoltà è la gestione psicologica delle decisioni, ed è un fatto ormai scientificamente provato che una perdita pesi psicologicamente come tre guadagni di pari entità. La mancanza di disciplina suggerisce una domanda inquietante: la finanza è un gioco a somma zero? Ad un guadagno di un partecipante corrisponde una perdita di pari importo di altri partecipanti e viceversa? In termini semplici, ci si spartisce sempre la stessa torta che non diventa mai più grande a seguito dell’attività dei “giocatori”. I difensori dei mercati finanziari fanno notare come gli stessi non possono essere definiti “a somma zero” perché il valore dei titoli scambiati tende a crescere in conseguenza della naturale crescita economica. Le azioni, producono utili e le obbligazioni staccano cedole anche a prescindere dalla negoziazione (e quindi dalle azioni dei “giocatori”). E’ evidente che chiunque non disponga dei requisiti professionali dei grandi trader debba tener presente del potenziale pericolo insito nel trading. Gli investitori non esperti, devono sempre considerare che è illusorio sperare di ottenere dai mercati finanziari con la negoziazione, un extra-rendimento rispetto a quello connaturato agli strumenti stessi: utili per le azioni e cedole per le obbligazioni. In sintesi, non è tecnicamente corretto definire i mercati finanziari un gioco a somma zero, ma è bene che gli investitori non esperti lo considerino tale.”

Negli ultimi anni abbiamo assistito a numerosi errori sistematici di valutazione, c’è stato un errore collettivo di percezione del mercato, le perdite hanno superato di parecchie volte quello che i migliori esperti credevano si potesse perdere in caso di crisi. Di fronte a tante evidenze contrarie e per il continuo mutamento degli eventi socio economici e geopolitici è bene attenersi a previsioni che possano variare velocemente a seconda di come evolvono gli eventi. Non c’è fondamento per i valori che compongono la ricchezzal’unico prezzo che esiste è il prezzo presente, quello della realtà del momento che riflette la migliore previsione futura, ma null’altro oltre questoIn ogni istante, elementi della vita politica e della vita sociale influenzano la vita economica, non esiste un processo puramente economico di gravitazione dei valori intorno alle aspettative a lungo termine. Chiunque operi sui mercati finanziari si espone ad un rischio, una rigida disciplina è l’unico rimedio per non incappare in incresciose situazioni difficilmente rimediabili.

IL CALCIO

Dopo tanti anni di trading poi venne il calcio!

Calcio vissuto in prima linea da allenatore, da dirigente sino a rivestire cariche come Vicepresidente o per finire da Presidente. Questa gavetta mi ha fatto capire alcune dinamiche del mondo calcio, sconosciute a chi non è addentro a questo pianeta e che da fuori appare come il paese dei balocchi ma che invece proprio così non è.

Si parla tanto della situazione del calcio italiano e ancora dopo anni l’alibi in cui tanti si rifugiano è sempre quello dei settori giovanili che funzionano poco e male. Tutto è rivolto alla immediatezza del momento e non si ha né la forza, né la voglia di guardare oltre, con obiettivi a medio o a lungo termine. Forse il discorso allora è un po’ più ampio e riguarda la cultura che sta alla base dei successi dei movimenti calcistici degli altri paesi e di questo me ne sono reso conto di persona approcciano ora per lavoro, squadre di diversa categoria dalle serie A sino alle categorie dilettantistiche. Il problema a tutti i livelli  è sempre lo stesso, manca la cultura per un approccio al mondo del calcio diverso e che tenga maggiormente in considerazione l’utilizzo di uomini capaci e di mezzi tecnologici a supporto quotidiano del loro lavoro.

Prendiamo ad esempio una categoria che in Italia è poco riconosciuta come quella dei preparatori atletici, persone innamorate del loro lavoro e che lavorano a notte fonda sui loro fogli Excel per fornire all’allenatore dati fisici per migliorare la prestazione del singolo e della squadra. Poi che succede? Questi dati quando la strada tra la società ed il preparatore si divide, si perdono e tutto ritorna notte fonda sino al prossimo giro di giostra. Ma pare possibile che in una società, dove si spendano a volte cifre pazzesche, queste persone abbiano nei loro computer i dati dei giocatori e la società invece non abbia nulla e non faccia un investimento di pochi euro per dotarsi di un sistema criptato e centralizzato per la gestione dei dati?

Un’altra pecca è che spesso non vengono curati adeguatamente i dati fisici e genetici dei ragazzi per poter impostare allenamenti mirati secondo la loro classe di maturazione. Il processo di crescita e di acquisizione della statura nei giovani calciatori, svolge un ruolo importante nello sviluppo delle capacità motorie, di forza e potenza perché in questo periodo vicino alla velocità massima di picco del peso, aumentano il rischio di infortuni. Per questo è necessario conoscere di ognuno, informazioni chiave come il picco di crescita, per non sbagliare l’aumento dei carichi di lavoro, per tarare l’allenamento in modo adeguato e non causare lesioni. Per tutto questo e molto altro, servono competenza e strumenti adeguati perché non bastano più, nemmeno nelle categorie più basse, metodi obsoleti ed improvvisazione. La valorizzazione e la crescita dei giovani passa tramite lavoro e soprattutto tramite la raccolta dati per migliorare questo metodo di lavoro. Un monitoraggio dei dati e la raccolta di questi, per ogni categoria del settore giovanile è indispensabile per migliorare la qualità dei metodi di allenamento. Non è difficile ad esempio individuare nei nostri piccoli calciatori quelli più dotati, quelli decisamente più bravi degli altri, più complicato è pensare se questi possano essere già pronti per giocare in categorie superiori con un anno o due in meno. Per questo servono test e strumenti per i confronti e soprattutto dati sui quali prendere decisioni in anticipo rispetto ad altri, per quelli meno dotati tecnicamente per individuarne i lati deboli sui quali lavorare per migliorarli. Per questi motivi è iniziata la mia nuova sfida con il mondo calcio ed ho iniziato a pensare a Weakrisk Sport Solutions. Come accade a volte nella vita casualità o fortuna sono componenti importanti ed incontrare all’inizio di questo percorso Atalanta BC lo è stato, grazie a loro ho conosciuto il calcio professionistico e da quel momento in poi è stata un escalations pazzesca ed altre squadre della serie A Italiana sono arrivate . Questo strumento utilizzato già diverse squadre dalla serie A sino alle categorie dilettantistiche è un buon supporto per abbassare i rischi negli allenamenti, per monitorare lo sviluppo dei loro piccoli calciatori e compiere in modo scientifico ed oggettivo scelte mirate e strategiche. Dopo anni di collaborazione con le società professionistiche oggi potrete trovare su Weakrisk Sport Solutions, come gestire allenamenti e carichi di lavoro, come archiviare dati clinici ed infortuni per gestirne i recuperi, test mirati per valutazione fisiche e tecniche , grafici predittivi per conoscere la statura prevista al termine del processo di crescita e valutare la percentuale del grado di maturazione o grafico del picco di velocità del peso per conoscere la curva dell’aumento della massa corporea ed il suo picco di crescita.

Tutto questo per chi vuole fare calcio in modo professionale e scientifico. Purtroppo molti addetti ai lavori con mille scuse ridicole, preferisce rimanere nel suo cono d’ombra o preferire ad un cambio di filosofia o ad una applicazione di un metodo scientifico, un investimento sul nuovo centravanti che gli hanno suggerito e che gli risolverà i problemi della vita. Per chi invece la scusa della mancanza dei risultati è sempre legata ai settori giovanili che non funzionano dico questo: iniziamo a dare loro i mezzi e supporti per lavorare al meglio con obiettivi a medio e lungo termine senza chiedere come sempre accade risultati nel giro di pochi mesi.

Nel calcio come in tante altre cose servono idee innovative ma soprattutto tanto coraggio, perché come sempre il nuovo, o sembra complicato o fa sempre molta paura! Nella vita come dicevo sempre ai miei giocatori si deve avere sempre rispetto dell’avversario ….. ce la si gioca alla pari, poi se lui sarà più bravo a fine partita una stretta di mano e al lunedì ci si guarda dentro per capire cosa non ha funzionato, ma paura quello mai!

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